Teatro di Roma e la Elledieffe presentano 

HOME

LA COMMEDIA

LA LOCANDINA

LE DATE

IMMAGINI

ARCHIVIO
   
  LE VOCI DI DENTRO

DI EDUARDO DE FILIPPO
  REGIA
FRANCESCO ROSI

SCENE
ENRICO JOB

COSTUMI
ENRICO JOB
CRISTIANA LAFAYETTE


DISEGNO LUCI
STEFANO STACCHINI

con
Luca De Filippo
Gigi Savoia
Antonella Morea
Marco Manchisi
Carolina Rosi

all’approfondimento dei rapporti all’interno della famiglia sempre più espressione di ipocrisia, tornaconto personale, cinismo e sempre meno di quei grandi ideali quali la fraternità, la solidarietà, la pietà, che avrebbero dovuto segnare il rinnovamento sociale ed individuale.

“Le voci di dentro”, nel filone del fantastico eduardiano con l’ambiguo rapporto sogno-realtà, esprime profondamente gli umori del tempo, di un Paese scosso nel suo sistema di valori e poco fiducioso in una autentica rinascita, come se gli orrori della guerra,
ancorché finita, avessero contaminato la coscienza delle persone, come se una sottile corruzione morale fosse penetrata in profondità, pur coperta da un’apparente moralità, riportando a quella connivenza e alle responsabilità individuali e collettive che avevano rese possibili le tragedie ancora così vicine.

Il titolo è emblematico e come tale è entrato nel

linguaggio quotidiano: le voci di dentro non corrispondono più alle voci di fuori, e a forza di reticenze, sospetti reciproci e ipocrisie si può arrivare a estremi impensabili, alla negazione della comunicazione e della stima reciproca, rivelando zone insospettabili di una umanità come sperduta.
 

Luca De Filippo    

Una sera dell’anno scorso, in attesa dell’inizio di uno spettacolo al Teatro Quirino, il critico Aggeo Savioli, che aveva apprezzato la mia regia di “Napoli Milionaria!”, mi si rivolge per chiedermi: «Ma perché non metti in scena “Le voci di dentro”?»... (leggi)
Leggi...

Francesco Rosi

Dall’alto del suo abitacolo, come un antico stilita, un decrepito filosofo pessimista, disgustato dell’umanità, non parla più e sputa su chi gli capita a tiro.
A volte dice qualcosa, ma solo se strettamente necessario... (leggi)
Leggi...

Enrico Job

Con la messa in scena di “Le voci di dentro” dopo “Napoli Milionaria!” desidero proseguire, insieme a Francesco Rosi, il discorso teatrale sulla drammaturgia di Eduardo.

Le due commedie, scritte a pochi anni di distanza (“Napoli Milionaria!” nel 1945 e “Le voci di dentro” nel 1948), segnano infatti il momento di passaggio da un Eduardo in cui è ancora viva la speranza nei grandi cambiamenti e nel recupero dei valori fondamentali, dopo il terribile dramma della guerra, ad un Eduardo in cui la disillusione ed il pessimismo prevalgono in misura crescente.

E’ il momento in cui Eduardo passa dalla riflessione sulla società

Web site is Copyright © 2006/2007  by ELLEDIEFFE. All Rights Reserved. - Designed by: A.  Cannatà