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LE VOCI DI DENTRO
DI EDUARDO DE FILIPPO |
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REGIA
FRANCESCO ROSI
SCENE
ENRICO JOB
COSTUMI
ENRICO JOB
CRISTIANA LAFAYETTE
DISEGNO
LUCI
STEFANO STACCHINI
con
Luca De Filippo
Gigi Savoia
Antonella Morea
Marco Manchisi
Carolina Rosi
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all’approfondimento
dei rapporti all’interno della famiglia
sempre più espressione di ipocrisia, tornaconto personale, cinismo
e sempre meno di quei grandi ideali quali la fraternità, la
solidarietà, la pietà, che avrebbero dovuto segnare il
rinnovamento sociale ed individuale.
“Le voci di dentro”, nel filone del fantastico eduardiano con
l’ambiguo rapporto sogno-realtà, esprime profondamente gli umori
del tempo, di un Paese scosso nel suo sistema di valori e poco
fiducioso in una autentica rinascita, come se gli orrori della
guerra,
ancorché finita,
avessero contaminato la coscienza delle persone, come se una
sottile corruzione morale fosse penetrata in profondità, pur
coperta da un’apparente moralità, riportando a quella connivenza e
alle responsabilità individuali e collettive che avevano rese
possibili le tragedie ancora così vicine.
Il titolo è
emblematico e come tale è entrato nel

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linguaggio
quotidiano: le voci di dentro non corrispondono più alle voci di
fuori, e a forza di reticenze, sospetti reciproci e ipocrisie si
può arrivare a estremi impensabili, alla negazione della
comunicazione e della stima reciproca, rivelando zone
insospettabili di una umanità come sperduta.
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Con la messa in
scena di “Le voci di dentro” dopo “Napoli Milionaria!” desidero
proseguire, insieme a Francesco Rosi, il discorso teatrale sulla
drammaturgia di Eduardo.
Le due commedie, scritte a pochi anni di
distanza (“Napoli Milionaria!” nel 1945 e “Le voci di dentro” nel
1948), segnano infatti il momento di passaggio da un Eduardo in
cui è ancora viva la speranza nei grandi cambiamenti e nel
recupero dei valori fondamentali, dopo il terribile dramma della
guerra, ad un Eduardo in cui la disillusione ed il pessimismo
prevalgono in misura crescente.
E’ il momento in cui
Eduardo passa dalla riflessione sulla società
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