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Sei nell'archivio degli spettacoli della Compagnia di Teatro di Luca De Filippo - Stagione Teatrale 1997/98 | Home Spettacolo| Home Page |
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Questo suo modo di giocare
con le parole, di usare, senza licenza e fuori contesto, gli strumenti
delicati del linguaggio e della finzione, fa saltare completamente il precario
equilibrio mentale di Michele, uscito fresco fresco dal manicomio. E' la realtà stessa che è troppo complessa per lui, troppo piena di contraddizioni e di garbugli: fratelli in lite che "solo da morti" dichiarano di potersi reincontrare; impiegati che sperano di colmare i vuoti di cassa con immaginarie vincite al lotto; fidanzati che evitano di incontrare le innamorate per non dover rivelare loro verità troppo imbarazzanti... Tutto questo, alla fantasia sovreccitata di Luigi Strada piace molto: gli sembra - come dice lui stesso - di trovarsi in una piece di teatro, nei garbugli di una pochade (e ci si trova, infatti!). Non piace per nulla al povero Michele, il quale cerca, come può, di mettere a posto le cose, di ristabilire I'ordine, semplificando ed eliminando tutto quello che non riesce a capire. Alla fine cercherà di eliminare lo stesso Luigi Strada, avendo individuato in lui, nella sua "pazzia", la vera causa di tutto quel disordine. Contrariamente a quanto
ci si potrebbe aspettare, la simpatia di Eduardo sembra rivolta più
al personaggio del "pazzo", con le sue terapie drastiche e semplicistiche,
che a quello dell'"attore", E non è strano. La sua solidarietà
d'attore non va a Luigi Strada semplicemente perchè egli non è
un attore; almeno non più di quanto lo sia - pur in modo rozzo e
inadeguato - Michele Murri. Paola
Quarenghi
(4 ottobre 1997)
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